Riciclare i rifiuti inerti è molto importante per preservare risorse naturali e rendere sostenibili le attività connesse allo sviluppo infrastrutturale ed edilizio del territorio.
Il riciclo degli inerti è un’attività molto delicata, dove si producono la maggior parte dei rifiuti provenienti da demolizioni o costruzioni di tutta Italia.
L’attività di recupero materiali inerti provenienti da lavori di sbancamento o demolizione, permette, una volta separati e trattati con apposite procedure ed impianti, di ottenere nuovi materiali destinabili all’edilizia, rispettando così l’oramai imprescindibile
ecocompatibilità.
PER COSA RIUTILIZZARLI?
Gli aggregati riciclati vengono sempre più impiegati con ottimi risultati sia nelle realizzazioni di opere stradali quali rilevati, sottofondi, riempimenti, strati di fondazione, sia nella realizzazione di manufatti in calcestruzzo a bassa resistenza.
La necessità di adeguarsi alle direttive della comunità europea (direttiva 89/106/CEE) unita a quella di affrontare e superare i problemi ambientali generati dalla continua richiesta di materiale da costruzione, nonché la possibilità di gestire i rifiuti provenienti dalle attività di C&D, ha portato all’inserimento degli aggregati riciclati tra i beni e i manufatti che devono essere impiegati dalle pubbliche amministrazioni per un minimo del 30% (direttiva 03/2003/CEE) e all’emanazione di capitolati di appalto di nuova concezione che contemplano l’uso di tali aggregati.